MANDALA MAPPA DELL’INCONSCIO

Un tracciato grafico che corrisponde alla discesa nel profondo di se stessi.

Partendo dall’etimologia, mandala è un termine sanscrito significante ‘cerchio’ o ‘ciclo’ associato alla cultura veda ed in particolar modo alla raccolta di inni o libri chiamata Rig Veda, uno dei testi sacri più antichi della storia dell'umanità. Il termine è riferito al sole, alla luna e alla ruota.

 

Con mandala si intende una struttura circolare

con tutte le sue parti componenti equidistanti dal centro.

Secondo i buddhisti rappresenta il processo secondo cui il cosmo si è formato dal suo centro;

si tratta quindi di uno "spazio sacro", rappresentazione dinamica del Cosmo ma anche rappresentazione

della vita umana, secondo il principio di equivalenza tra macrocosmo e microcosmo,

identificando la vita cosmica con quella umana, in quanto quest’ultima è opera divina.

 

Nell'esperienza religiosa orientale

i mandala vengono utilizzati per delimitare uno spazio sacro,

o più sovente, per aiutare il meditante a visualizzare in modo simbolico i diversi piani della realtà

e le loro reciproche relazioni, fino a cogliere sinteticamente, dopo il lungo itinerario interiore,

la realtà suprema dell'intero universo.


FUNZIONE MANDALA

 

 

Con l’aiuto di colori, forme, simboli e lettere, rappresenta particolari energie.

Il mandala può dunque mettere in contatto chi lo osserva con le energie che rappresentano e, anche quando nessuno è presente ad esserne direttamente consapevole, esso opera direttamente sullo spazio. Secondo la concezione vedica infatti, lo spazio è consapevole e percepisce tutto ciò che in esso si trova.

 

 

Il mandala è l’immagine sia dell’anima che del cosmo.

In quanto immagine dell’anima, rispecchia energie psichiche e spirituali mentre, come immagine del cosmo, simboleggia le energie dell’universo e la loro natura. Ecco che in esso si manifesta lo stretto legame che intercorre fra lo spazio interiore della mente e dell’anima e lo spazio fuori di noi, quello dell’universo.

 

Nelle filosofie orientali il mandala viene utilizzato come mezzo per la meditazione, strumento attraverso il quale l’essere libera lo spirito, purifica l’anima, entra in comunione con tutte le forze positive presenti nel cosmo. Basta semplicemente osservarlo, lasciando che esso ‘agisca’ in noi. Anche nella pratica dello Yoga dunque, il mandala ricopre il ruolo di sostegno iconografico alla meditazione.


Meditando sui mandala possiamo collegare le energie positive di microcosmo e macrocosmo, aumentando la nostra salute mentale
e fisica e anche proteggere e armonizzare il sistema ambientale della Terra.

 

Il mandala è simbolo proprio perché non definisce e non spiega ciò che è complesso; esso lascia intravedere un’unità che non è chiara e distinta come le categorie della logica, è piuttosto un’unità armonica delle differenze che racchiude in sè tutta quell’ambivalenza del sacro che la coscienza umana ha espulso dalla sua sfera d’indagine.
La via simbolica tracciata dal mandala è dunque quella dell’equilibrio e dell’integrazione degli opposti: della vita terrestre con quella universale, della natura umana con quella divina, della divinità con il demone

 

I Mandala possono essere utilizzati appositamente per modificare lo spazio e le sue energie.

Si accede per questo scopo alle forze cosmiche che agiscono nella casa e alle quali appartengono gli elementi, i pianeti e le loro entità dominanti. Ognuno di questi principi e influssi dell' universo ha il proprio mandala specifico, che può essere quindi usato come strumento finalizzato al miglioramento delle energie presenti nello spazio che ci circonda.